Gr. 835.053 RIVAROSSI HR 2160 Dep. La Spezia
Le locomotive del gruppo 835 nacquero dall'esigenza di avere una macchina specifica per il servizio di manovra nelle grandi stazioni. La Rete Mediterranea aveva approntato un progetto derivandolo da quello della locomotiva RM 6807-6900 che, costruita in 87 esemplari aveva dato buona prova di sé sia nel servizio viaggiatori che in quello merci. Il progetto venne portato avanti dalla neo-costituita rete dello Stato e una delle prime destinazioni di servizio delle 835 fu infatti la grande Stazione di Milano Centrale.
Vennero poi, via via, assegnate in tutto il territorio nazionale: molte di loro sopravvissero a entrambe le guerre mondiali, rimanendo in servizio fino agli anni '80. Vennero a costituire uno dei gruppi più numerosi di locomotive a vapore, prodotte nel numero di 370 unità.
Museo La Spezia
Vennero poi, via via, assegnate in tutto il territorio nazionale: molte di loro sopravvissero a entrambe le guerre mondiali, rimanendo in servizio fino agli anni '80. Vennero a costituire uno dei gruppi più numerosi di locomotive a vapore, prodotte nel numero di 370 unità.
Museo La Spezia
GR 835.194 Rivarossi art.1100
Gr 835.194
Intorno agli anni sessanta un
certo numero di locomotive vennero messe fuori servizio e il loro carro
riutilizzato per la costruzione di complessi binati da manovra E.321-322 e locomotive da manovra 234. Le locomotive 835.xxx, nel loro schema costruttivo, riprendevano molte caratteristiche e soluzioni delle 830.xxx da cui derivavano. Erano delle macchine a 2 cilindri gemelli a vapore saturo. Il forno aveva una superficie di griglia di 1,48 metri quadrati e una pressione in caldaia di 12 bar.
Vennero costruite a più riprese in tre serie, ma con molte varianti. La prima serie di 20 locomotive venne ordinata nel 1905; ad essa si aggiunse l'anno dopo una seconda ordinazione di 10 unità. La terza serie venne ordinata in varie riprese tra il 1907 e il 1911.La caratteristica più evidente era l'assenza di pompa per l'aria compressa, essendo prive di freno Westinghouse; la frenatura, a ceppi su tutte le ruote, era ottenuta per mezzo del vapore che agiva su appositi cilindri del freno. Erano pertanto prive di condotta di aria compressa per il materiale rimorchiato. Per la frenatura del materiale in corso di manovra esisteva un dispositivo di controvapore che, invertendo rapidamente l'entrata del vapore nei cilindri, come se si dovesse invertire il senso di marcia, realizzava l'arresto della colonna di veicoli manovrati. Tale dispositivo venne tuttavia eliminato a partire dalla terza serie di locomotive in poi, che vide inoltre modifiche alla caldaia, che venne irrobustita.
Vennero costruite a più riprese in tre serie, ma con molte varianti. La prima serie di 20 locomotive venne ordinata nel 1905; ad essa si aggiunse l'anno dopo una seconda ordinazione di 10 unità. La terza serie venne ordinata in varie riprese tra il 1907 e il 1911.La caratteristica più evidente era l'assenza di pompa per l'aria compressa, essendo prive di freno Westinghouse; la frenatura, a ceppi su tutte le ruote, era ottenuta per mezzo del vapore che agiva su appositi cilindri del freno. Erano pertanto prive di condotta di aria compressa per il materiale rimorchiato. Per la frenatura del materiale in corso di manovra esisteva un dispositivo di controvapore che, invertendo rapidamente l'entrata del vapore nei cilindri, come se si dovesse invertire il senso di marcia, realizzava l'arresto della colonna di veicoli manovrati. Tale dispositivo venne tuttavia eliminato a partire dalla terza serie di locomotive in poi, che vide inoltre modifiche alla caldaia, che venne irrobustita.
Gr 835.240 Rivarossi art.1101
Gr835.240
Intorno agli anni '30 le 835 vennero dotate di compressore, serbatoio per l'aria compressa e accoppiatori del freno sulle testate dato che, con l'aumento della composizione dei treni, le colonne di veicoli da manovrare erano diventate molto più lunghe.
Un'altra modifica apportata al progetto iniziale fu quella di dotare la macchina di apparecchiatura per il riscaldamento a vapore e di condotte relative sulle testate allo scopo di fornire il preriscaldamento dei treni in stazione nella stagione invernale.
Nel dopoguerra su una trentina di macchine venne montata l'alimentazione del forno a nafta con accensione e stazionamento a carbone.
I dispositivi di frenatura erano due. A mano per lo stazionamento e a vapore sulla sola locomotiva, agente su tutte le ruote.
Il Museo Ferroviario Piemontese ospita la locomotiva 835.240, in precedenza in forza al DL di Cuneo e attualmente situata presso Officine Magliola di Santhià.
fonte WIKIPEDIA
Gr 835.257 Rivarossi art.1102
Gr 835.257 art.1102 Rivarossi Como
Gr 835.268 Rivarossi R1108
Gr835.268
Gr 835.268 R1108 Rivarossi Como
Gr 835.271 Rivarossi art.1103
Gr835.271
Casse d’acqua saldate, fanali a petrolio, sabbiera con spigoli arrotondati epoca III-IV
La locomotiva FS 835.271 è monumentata in un parco pubblico ad Affi (VR).