Gr 675.019 TRIX art.22334 (ex BR 38 DB / P8 KPEV)
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Le locomotive a vapore del gruppo 675 sono locomotive con tender per treni viaggiatori a 3 assi motori accoppiati e carrello portante anteriore di costruzione tedesca
Le origini progettuali della locomotiva del gruppo 675 affondano le loro radici nell'ottimo progetto di Locomotiva P8 prussiana elaborato nel 1905 in Germania. Ne riprendono infatti il valido schema meccanico con alcune varianti. Le consegne delle P8 iniziarono nel 1906 e proseguirono fino al 1930. Furono costruite in 3556 esemplari e vennero costruite in seguito anche su licenza raggiungendo la quota di circa 4000 unità di cui alcuni sono sopravvissuti fino ad oggi. Le prime ordinazioni vennero fatte alla Schwartzkopff di Berlino ma in seguito vennero costruite dalle altre grandi fabbriche come la Henschel & Sohn di Cassel.
Il gruppo di 25 locomotive che in Italia furono denominate 675 giunse a seguito del Trattato di Versailles, dopo la conclusione della prima guerra mondiale, tra il 1919 e il 1922. Non furono preda bellica come qualche volta si sente dire ma rimasero come ripartizione esistente già nei territori annessi del Trentino,Alto Adige e Venezia Giulia. Nonostante la loro validità non ebbero molto successo nelle FS a causa del loro peso assiale elevato, 17 t x asse che ne limitava fortemente l'utilizzazione nelle obsolete linee ferroviarie.
Le locomotive, a due cilindri motori, sono a vapore surriscaldato e semplice espansione; montano il surruscaldatore di tipo Schmidt e un preriscaldatore d'acqua tipo Knorr. La caldaia è a 12 bar di pressione e sviluppa la potenza di 1180 CV, e in virtu' delle ruote motrici di diametro 1750 mm, raggiunge la velocità di 100 km/h. Il tender, a carrelli, trasporta 7.000 kg di carbone e 21.500 litri di acqua.
Le origini progettuali della locomotiva del gruppo 675 affondano le loro radici nell'ottimo progetto di Locomotiva P8 prussiana elaborato nel 1905 in Germania. Ne riprendono infatti il valido schema meccanico con alcune varianti. Le consegne delle P8 iniziarono nel 1906 e proseguirono fino al 1930. Furono costruite in 3556 esemplari e vennero costruite in seguito anche su licenza raggiungendo la quota di circa 4000 unità di cui alcuni sono sopravvissuti fino ad oggi. Le prime ordinazioni vennero fatte alla Schwartzkopff di Berlino ma in seguito vennero costruite dalle altre grandi fabbriche come la Henschel & Sohn di Cassel.
Il gruppo di 25 locomotive che in Italia furono denominate 675 giunse a seguito del Trattato di Versailles, dopo la conclusione della prima guerra mondiale, tra il 1919 e il 1922. Non furono preda bellica come qualche volta si sente dire ma rimasero come ripartizione esistente già nei territori annessi del Trentino,Alto Adige e Venezia Giulia. Nonostante la loro validità non ebbero molto successo nelle FS a causa del loro peso assiale elevato, 17 t x asse che ne limitava fortemente l'utilizzazione nelle obsolete linee ferroviarie.
Le locomotive, a due cilindri motori, sono a vapore surriscaldato e semplice espansione; montano il surruscaldatore di tipo Schmidt e un preriscaldatore d'acqua tipo Knorr. La caldaia è a 12 bar di pressione e sviluppa la potenza di 1180 CV, e in virtu' delle ruote motrici di diametro 1750 mm, raggiunge la velocità di 100 km/h. Il tender, a carrelli, trasporta 7.000 kg di carbone e 21.500 litri di acqua.
- Deposito Locomotive di Firenze, n°18 unità
- Deposito Locomotive di Orte, n°7 unità
- fonte Wikipedia