Gr 740.697 Rivarossi HR2454 dist.ne Caprotti

FS Gr.740 697 'Caprotti' con tender a carrelli
Distribuzione Caprotti, tender a carrelli, fanali a petrolio, vomere ripiegabile
L'innovazione dell'ingegnere italiano Arturo Caprotti consisteva nel sostituire il vecchio e complicato sistema con un'apparecchiatura, mutuata concettualmente dalla distribuzione applicata ai motori termici, che mediante l'apertura di valvole, comandate da camme, introduceva il vapore con regolazione molto precisa e perfettamente variabile entro un ampio raggio[2]evitando il problema principe che causava il basso rendimento delle macchine a vapore, la cosiddetta laminazione del vapore.
Il sistema Caprotti richiedeva una precisione costruttiva maggiore dei sistemi tradizionali ma per contro consentiva grandi vantaggi:
Distribuzione Caprotti, tender a carrelli, fanali a petrolio, vomere ripiegabile
L'innovazione dell'ingegnere italiano Arturo Caprotti consisteva nel sostituire il vecchio e complicato sistema con un'apparecchiatura, mutuata concettualmente dalla distribuzione applicata ai motori termici, che mediante l'apertura di valvole, comandate da camme, introduceva il vapore con regolazione molto precisa e perfettamente variabile entro un ampio raggio[2]evitando il problema principe che causava il basso rendimento delle macchine a vapore, la cosiddetta laminazione del vapore.
Il sistema Caprotti richiedeva una precisione costruttiva maggiore dei sistemi tradizionali ma per contro consentiva grandi vantaggi:
- semplificava il biellismo delle locomotive riducendone il peso e le forze inerziali innescate dai vari elementi in movimento.
- migliorava il rendimento della locomotiva in virtù della regolazione precisa della quantità di vapore in funzione delle necessità.
- riduceva conseguentemente il consumo di carbone e
- aumentava la potenza effettiva della locomotiva.
Gr 740.108 Rivarossi HR2228 museo di Trieste

GR 740.108
Le locomotive a vapore del gruppo 740 sono la naturale evoluzione delle locomotive gr. 730 costruite dalla Rete Adriatica per i servizi gravosi sulle linee appenniniche dell'Italia centrale.Il progetto del gruppo 740, sviluppato dalla Rete Adriatica qualche anno prima della nazionalizzazione delle ferrovie del 1905, nacque allo scopo di migliorare il servizio già buono che le locomotive del gruppo 730 svolgevano sulle linee importanti, la Porrettana, la Firenze-Roma e in genere nell'Italia del centro-nord. Il progetto venne subito ripreso e portato avanti dalle neo-costituite Ferrovie dello Stato. Vennero costruite in 470 esemplari tra il 1911 ed il 1922.
I risultati del progetto furono eccellenti e lo prova l'alto numero di esemplari costruiti, la sua diffusione su tutto il territorio nazionale, il numero di locomotive trasformate in 741 e 743, la ripresa del progetto per la realizzazione di una versione locotender reversibile 940 e la sopravvivenza di alcuni esemplari fino al giorno d'oggi.
Per ottenere il risultato prefisso, pur mantenendo l'architettura generale della macchina e le sue caratteristiche generali, venne adottato il sistema di alimentazione dei cilindri a vapore surriscaldato e a semplice espansione. Le modifiche fatte al progetto permisero un aumento di potenza di 80 CV, e di forza di trazione, alla velocità di 45 km/h, di quasi 500 kg in più. Il peso assiale venne mantenuto entro le 14 t per asse, valore che ne permetteva l'impiego anche sulle linee in condizioni di armamento non buone. Anche l'economia di esercizio ottenuta ripagò in maniera consistente.
Le locomotive nacquero dotate di freno automatico ad aria compressa Westinghouse e presa di vapore per il riscaldamento delle vetture viaggiatori. Per quanto riguarda il tender, venne adottato quello a tre assi per le prime unità fino alla 740.294 e per 150 locomotive successive quello unificato a carrelli da 22 metri cubi.
La pressione massima in caldaia era di 12 bar.A partire dal 1921 la 740.324 venne trasformata mediante il montaggio della nuova distribuzione a valvole Caprotti. La locomotiva sperimentale venne rinumerata 741.001 e in due anni percorse quasi 50.000 km con ottimi risultati. Vennero a seguito di ciò vennero trasformate altre sei locomotive.Nel 1937 venne iniziata l'applicazione, a vari gruppi di locomotive a vapore, del nuovo sistema di preriscaldamento dell'acqua Franco-Crosti che consentiva un'economia di carbone, in certi caso fino al 12 %. Negli anni successivi e nel dopoguerra un lotto di 81 locomotive gr. 740 ricevette l'applicazione del preriscaldatore al di sotto della caldaia, che venne innalzata, e con il fumaiolo di scarico laterale, dando una forma tipicamente asimmetrica alla macchina e costituì il gruppo 741. Un gruppo di 94 locomotive invece ebbe l'applicazione dei preriscaldatori ai due lati della caldaia e diede luogo alla nascita del gruppo 743. La modifica consentiva, non solo una certa economia di carbone ma anche un certo aumento della potenza e nel caso della 743 anche dello sforzo di trazione all'avviamento. Le due serie trasformate vennero accantonate alla soglia degli anni ottanta.Le locomotive del gruppo 740 e le sue trasformazioni avevano un rodiggio 1-4-0 e raggiungevano la velocità di 60 km/h.Modello con Vomere ripiegabile, fanali a petrolio .
fonte WIKIPEDIA
I risultati del progetto furono eccellenti e lo prova l'alto numero di esemplari costruiti, la sua diffusione su tutto il territorio nazionale, il numero di locomotive trasformate in 741 e 743, la ripresa del progetto per la realizzazione di una versione locotender reversibile 940 e la sopravvivenza di alcuni esemplari fino al giorno d'oggi.
Per ottenere il risultato prefisso, pur mantenendo l'architettura generale della macchina e le sue caratteristiche generali, venne adottato il sistema di alimentazione dei cilindri a vapore surriscaldato e a semplice espansione. Le modifiche fatte al progetto permisero un aumento di potenza di 80 CV, e di forza di trazione, alla velocità di 45 km/h, di quasi 500 kg in più. Il peso assiale venne mantenuto entro le 14 t per asse, valore che ne permetteva l'impiego anche sulle linee in condizioni di armamento non buone. Anche l'economia di esercizio ottenuta ripagò in maniera consistente.
Le locomotive nacquero dotate di freno automatico ad aria compressa Westinghouse e presa di vapore per il riscaldamento delle vetture viaggiatori. Per quanto riguarda il tender, venne adottato quello a tre assi per le prime unità fino alla 740.294 e per 150 locomotive successive quello unificato a carrelli da 22 metri cubi.
La pressione massima in caldaia era di 12 bar.A partire dal 1921 la 740.324 venne trasformata mediante il montaggio della nuova distribuzione a valvole Caprotti. La locomotiva sperimentale venne rinumerata 741.001 e in due anni percorse quasi 50.000 km con ottimi risultati. Vennero a seguito di ciò vennero trasformate altre sei locomotive.Nel 1937 venne iniziata l'applicazione, a vari gruppi di locomotive a vapore, del nuovo sistema di preriscaldamento dell'acqua Franco-Crosti che consentiva un'economia di carbone, in certi caso fino al 12 %. Negli anni successivi e nel dopoguerra un lotto di 81 locomotive gr. 740 ricevette l'applicazione del preriscaldatore al di sotto della caldaia, che venne innalzata, e con il fumaiolo di scarico laterale, dando una forma tipicamente asimmetrica alla macchina e costituì il gruppo 741. Un gruppo di 94 locomotive invece ebbe l'applicazione dei preriscaldatori ai due lati della caldaia e diede luogo alla nascita del gruppo 743. La modifica consentiva, non solo una certa economia di carbone ma anche un certo aumento della potenza e nel caso della 743 anche dello sforzo di trazione all'avviamento. Le due serie trasformate vennero accantonate alla soglia degli anni ottanta.Le locomotive del gruppo 740 e le sue trasformazioni avevano un rodiggio 1-4-0 e raggiungevano la velocità di 60 km/h.Modello con Vomere ripiegabile, fanali a petrolio .
fonte WIKIPEDIA
Gr 740.144 art.HR2241 dep. Fabriano

Gr 740.144
Locomotiva a vapore GR 740.144 deposito località Fabriano delle FS con Sound System ESU - modello con numerosi dettagli riportati, dotato di spartineve grande a scudo e camera a fumo apribile - Epoca IV - Lunghezza 23,0 cm - Cambio luci bianche caldo/rosse selezionabili da microswitch - Motorizzazione a doppio cardano a 5 poli - Presa per decoder digitale a 8 e 21 poli - predisposizione per lok sound - predisposizione per dispositivo fumo seuthe - Respingenti molleggianti - Telaio in metallo - Scala HO.