E444.003 I serie Acme 61101
Senza modanature, dep. Roma S. Lorenzo, ep. IVb
(fine anni ’80) pantografi Sommerfeldt
Il primo prototipo, la 444.001 venne consegnata nel luglio del 1967 e fu subito oggetto di prove e sperimentazioni. La prima corsa prova fu effettuata sulla Roma-Napoli alla trazione di 6 carrozze UIC-X e un bagagliaio alla media di 143 km/h, un fatto notevole, allora, dato che le 646 erano autorizzate alla velocità massima di 145 km/h.
Gli altri 3 prototipi vennero messi su rotaia tra il 1967 e il 1968. Erano macchine piuttosto potenti per l'epoca, oltre 3000 kW, ma non abbastanza per l'utilizzo su linee rapide: inoltre i loro carrelli erano limitati a soli 180 km/h. La cassa delle E.444 primo modello era squadrata, e risentiva fortemente delle linee delle motrici di vecchia generazione ignorando le esperienze di aerodinamica portate avanti per gli elettrotreni con il progetto ETR 300.
Nonostante tutto furono estremamente innovativi per l'epoca, e il prototipo 001 venne inviato a Copenaghen ad una mostra ferroviaria suscitando ammirazione. In occasione del battesimo tenuto dal Presidente del Consiglio Aldo Moro e dal Ministro dei Trasporti (e futuro Presidente della Repubblica) Oscar Luigi Scalfaro, l'8 novembre 1967 ci fu il viaggio inaugurale: la E 444.001, con alla guida i macchinisti Arrighi e Pini, partì dal binario 1 della stazione di Roma Termini alle 9.00 alla testa del treno TV33069 diretto a Napoli (linea Direttissima via Formia); la macchina compì il suo viaggio in soli 88 minuti toccando i 207 km/h (allora considerata alta velocità) tra le località di Campoleone e Latina. Nel 1970 le Poste Italiane dedicarono, per la XII Giornata del francobollo un'emissione speciale da 25 lire al nuovo locomotore, in omaggio ai successi tecnici del mondo ferroviario italiano.
fonte Wikipedia
E444.005 elettronica Acme 60109
Intanto su uno dei modelli prototipo, il numero 005, dal 1975 si stavano testando le nuove soluzioni elettroniche full chopper, che pochi anni dopo confluiranno nelle nuove E.632 "Tigre" e nelle E.633. Questi impianti sperimentali installati negli stabilimenti del TIBB consentivano una migliore regolazione della potenza soprattutto nelle condizioni più critiche di aderenza traducendosi in un incremento di potenza continuativa dei motori di circa il 25%, portando la potenza installata alla rispettabile cifra di 5000 kW. La particolarità della 444.005, che la differenziava da tutte le altre sorelleera quella di alimentare ogni motore per mezzo di una singola colonna chopper in grado di variarne la tensione ai capi da 0 a 1800 Volt. I motori di trazione avevano inoltre l'eccitazione indipendente e a sua volta regolata da un chopper ausiliario a bassa tensione in maniera proporzionale alla corrente di indotto dei motori. Fu utilizzata fino al 1983 come treno di test, in seguito venne relegata al ruolo di scuola per macchinisti, per poi essere riportata alle condizioni standard nel 1989. La E.444.005 venne soprannominata Tartaruga Elettronica.
Sebbene le E.444 fossero a tutti gli effetti macchine pensate per i treni veloci, fino all'attivazione dei servizi rapidi sulla Direttissima non ebbero modo di mostrare appieno le loro potenzialità rimanendo spesso relegate a linee lente e essendo messe in servizio spesso accoppiate a carrozze di vecchia concezione, non potevano raggiungere le velocità per cui erano state progettate.
Con l'invecchiamento degli ETR e la modifica delle richieste del mercato (meno interessate a treni di lusso e più orientate alla massificazione dell'offerta di trasporto) si aprì una nuova era per le "Tartarughe".
L'adozione in massa e la diffusione delle carrozze unificate di seconda generazione come le Gran Comfort permise alle E.444 di sostituire i Settebello nel servizio rapido Milano-Roma con l'istituzione dei treni TEE nel 1986; 8 motrici ebbero modificata l'apparecchiatura per la ripetizione dei segnali a 4 codici in quella a 9 codici e con l'installazione del dispositivo antiserpeggio.
Sebbene le E.444 fossero a tutti gli effetti macchine pensate per i treni veloci, fino all'attivazione dei servizi rapidi sulla Direttissima non ebbero modo di mostrare appieno le loro potenzialità rimanendo spesso relegate a linee lente e essendo messe in servizio spesso accoppiate a carrozze di vecchia concezione, non potevano raggiungere le velocità per cui erano state progettate.
Con l'invecchiamento degli ETR e la modifica delle richieste del mercato (meno interessate a treni di lusso e più orientate alla massificazione dell'offerta di trasporto) si aprì una nuova era per le "Tartarughe".
L'adozione in massa e la diffusione delle carrozze unificate di seconda generazione come le Gran Comfort permise alle E.444 di sostituire i Settebello nel servizio rapido Milano-Roma con l'istituzione dei treni TEE nel 1986; 8 motrici ebbero modificata l'apparecchiatura per la ripetizione dei segnali a 4 codici in quella a 9 codici e con l'installazione del dispositivo antiserpeggio.
E444.050 'baffo rosso' Roco 63890
Prima serie, senza modanature, portelloni G.S., smorzatori, senza logo Tartaruga, dep. Roma S. L.
Tartaruga II serie 'Baffo Rosso' MODELLO E 444.050 ANNO DI COSTRUZIONE DAL 1970 RODIGGIO Bo Bo PANTOGRAFI TIPO 52 FS PESO ADERENTE 80 t VELOCITA MASSIMA 200 Km/h MOTORI 4 MOTORI CC T750 POTENZA CONTINUATIVA 3820 Kw TRASMISSIONE Ad albero cavo con anello danzante
E444.103 'baffo rosso' Rivarossi HR2009
Locomotiva con fari illuminati a Led bianchi, ottima motorizzazione a doppio cardano con motore centrale a 5 poli e trasmissione a ingranaggi su tutti gli assi, presa per decoder digitale a 8 poli. Aggiuntivi montati di fabbrica.
E444.105 'baffo blu' Rivarosi HR2187
Seconda serie,con modanature,baffo blù,senza smorzatori, epoca IVa
Tartaruga II serie 'Baffo Blu' ' MODELLO E 444.105 ANNO DI COSTRUZIONE DAL 1970 RODIGGIO Bo Bo PANTOGRAFI TIPO 52 FS PESO ADERENTE 80 t VELOCITA MASSIMA 200 Km/h MOTORI 4 MOTORI CC T750 POTENZA CONTINUATIVA 3820 Kw TRASMISSIONE Ad albero cavo con anello danzante
E444.081 III serie Rivarossi HR2190
La nuova vita su linee veloci però mise in luce la necessità di un ammodernamento tecnico delle E.444, per cui le ferrovie decisero per una serie di modifiche sostanziali dei mezzi in circolazione e per l'aggiornamento tecnologico dei sistemi di bordo. Gli impianti delle E.444 furono rinnovati con i nuovi sistemi sviluppati per le E.632 e le E.656 delle ultime serie, evoluzioni di quelli originali delle "Tartarughe".
Vennero potenziati i gruppi statici e fu modificato il sistema frenante per renderlo più efficiente ad alte velocità. In seguito allo sviluppo di un nuovo gruppo di trasmissione ad alta efficienza si decise di adottare questa soluzione e di non modificare il rapporto di trasmissione delle macchine.
Nelle E.444 sottoposte a revamping nel secondo gruppo venne anche presa la decisione di modificare radicalmente la cabina di guida, da sempre oggetto di forti lamentele del personale di macchina a causa del forte rumore aerodinamico alle velocità elevate, alle infiltrazioni d'aria e non ultimo alla necessità di una bonifica radicale della coibentazione; persero quindi il musetto originale bombato, per adottarne uno moderno, più aggressivo e con meno problemi di comfort, vibrazioni e rumorosità. Il nuovo frontale poteva vantare un coefficiente aerodinamico migliore, con le strutture esterne a filo cassa, nonché uno stile più accattivante e una livrea dai colori brillanti sui toni del grigio (perla e ardesia) e del rosso. La sostituzione della cabina permise di rimuovere radicalmente i pannelli di coibentazione in amianto prima che cominciassero a mostrare segni di decadimento ed a rendersi pericolosa.
fonte Wikipedia.
E444r.048 Roco 63891.2
Rosso/grigio, marcatura frontale rossa, deposito Milano C.le
Il nome delle motrici venne cambiato in E.444R, Riqualificazione; una nota curiosa è che la prima E444R fu la 005... si, proprio lei, "l'elettronica". Con l'avvento della livrea XMPR tutti i mezzi sopravvissuti sono stati ripellicolati con fiancata bianca e testate verdi, con livrea interamente verde o con livrea a due strisce verdi in campo bianco, a seconda del tipo di servizio di destinazione. Per tutto il gruppo delle E444R era previstà una livrea adatta ai servizi Eurostar City Italia, ma solo le unità 029, 081, 089 e 100 hanno ricevuto la suddetta livrea, ma si è deciso di riportarle presto di nuovo in XMPR, come è capitato alla 081.
I prototipi 002 e 003 sono stati demoliti nonostante fossero perfettamente funzionanti e atti al servizio, mentre lo 004 è stato inviato allo smantellamento in seguito ad un incidente presso Vallo della Lucania, dopo un urto con una E.626 in manovra che causò 38 feriti. Il prototipo 001, che possiede ancora i vecchi musi bombati di origine, è stato risistemato nelle officine di Foligno (ed esposto per il 75º compleanno dell'officina) per il momento solo staticamente per motivi economici, ma - da voci di corridoio - si ipotizza anche un suo futuro recupero funzionale. Dall'ottobre 2009 è esposto presso il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa (NA).
Nel piano manuntentivo di Trenitalia 2010-2015 è previsto che 50 locomotive E444R vengano accantonate. L'ordine di accantonamento seguirà le scadenze di ciclica
fonte Wikipedia.
E444r.105 LIMA art.208002
Rosso/grigio, marcatura frontale bianca, deposito Milano C.le
E444.042 III serie Rivarossi HR2014
XMPR2, loghi FS verdi, deposito Roma S. Lorenzo